Nella tradizione pugliese sono diverse le forme che si danno alla scarcella (agnello, colomba, cuore, cavallo, campana, gallo, cestino, nido, treccione arrotolato), la cosa che le accomuna è la presenza dell'uovo sodo sistemato nella cella. Le uova vanno dunque 'scarcerate' ed è questo il divertimento dei più piccini. Si possono anche glassare con una glassa ottenuta con zucchero, acqua e succo di limone, come si fa con i taralli di Pasqua pugliesi, quelli giganti, lisci con lo spacco lungo tutta la circonferenza, un vero capolavoro. Il prossimo anno non mancherò di adoperarmi con la ricetta della nonna!
- 500 farina 00,
- 1 uovo,
- 150 gr di zucchero,
- 100 ml di olio evo,
- 120 ml di latte a temperatura ambiente,
- scorza di limone,
- un pizzico di sale,
- 1/2 bustina di lievito chimico.
Per decorare:
- un uovo sodo,
- un albume per spennellare,
- codette colorate,
- granella di cioccolto,
- confettini colorati,
- uvetta passa per gli occhi.
Mettete la farina sul tavolo facendo la classica fontana e al centro iniziate a sbattere l'uovo e ad amalgamare il resto degli ingredienti, in ultimo sul tavolo mettete il lievito e ammassate il panetto preparato fino a raccogliere tutto.
Aiutatevi con gli stampi appositi tagliando l'impasto steso con il matterello, Decorate con treccine facendo dei serpentelli, inserite l'uovo fermandolo con l'impasto a celletta. Spennellate con l'albume sbattutto e decorate con i confettini e le codette.
Disponete su di una teglia infarinata e infornate a 180° C per 30 minuti.
Il cavallo |
Il gallo |
La consistenza sarà quella di un vero e proprio biscotto.
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